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ASPA - LA TECNICA 26 La fisioterapia applicata allo sport La fisioterapia oltre che consentire un pieno e rapido recupero degli sportivi, siano essi dei professionisti o semplicemente degli amatori, è uno strumento molto importante nella prevenzione degli infortuni. Alcune domande al Dott. Federico Urbanella ci permetteranno di approfondire quest’argomento. a cura di Giovanni Alessio Zanino Conobbi il Dott. Federico Urbanella a un pranzo organizzato dall’Aspa Bastia, in concomitanza della “Gennaiola 2014” e iniziai a frequentare il suo studio agli inizi di marzo di quest’anno, con la speranza di limitare gli infortuni (esclusivamente muscolari) che periodicamente mi affliggevano. L’impressione che ebbi di Federico fu subito buona e le risposte che diede alle mie domande furono più che convincenti; prima di Urbanella avevo frequentato in maniera sporadica altri studi ma Federico, ne ero certo, era l’uomo che faceva al mio caso. Una mattina di novembre, al termine di un ciclo di allenamento abbastanza intenso (7 uscite consecutive, 1 giorno di riposo, altre 5 uscite consecutive), incontrai Federico nel suo studio di Bastia Umbra, dove mi aveva fissato un appuntamento per sottopormi a una sessione di massaggio sportivo, cosa che avviene regolarmente ormai da diversi mesi. Lo misi al corrente della mia volontà di scrivere un articolo sulla fisioterapia applicata allo sport e gli chiesi se lui fosse disposto a collaborare con me. Ovviamente la risposta fu affermativa e quello che segue è il sunto di quell’intervista. D: “ Federico spiegaci quale percorso di studi attualmente permette di diventare Dottore in Fisioterapia e quali sono le principali differenze con quello che lo permetteva ad esempio 20 anni fa?”: R: “Innanzi tutto saluto te Giovanni e tutti gli associati ASPA ringraziandovi della vostra disponibilità. Il percorso di studi da intraprendere è molto semplice: Laurea triennale in Fisioterapia, che attualmente appartiene alla categoria delle professioni sanitarie (infermeria, podologia, ostetricia, ecc.) dove vi è un ingresso limitato regolato da un test di preselezione che si svolge ogni anno. In tutta l’Umbria vengono immessi al corso di laurea 25 studenti all’anno. Esiste poi la possibilità di una laurea specialistica di 2 anni che però non implica variazioni a livello professionale ma solo l’inserimento in certe figure dirigenziali o di docenza (ad esempio coordinatore dei fisioterapisti presso una struttura pubblica o insegnante di materie riabilitative presso gli atenei). Vent’anni fa invece non si parlava di fisioterapista ma di T.d.R. (Terapista della riabilitazione): si trattava di una qualifica data da un percorso non universitario di durata triennale, che si svolgeva nelle Asl o negli ospedali regionali, alla quale si poteva accedere sempre tramite un test d’ingresso. Sicuramente risultava una figura con una preparazione meno teorica ma prevalentemente pratica rispetto all’attuale fisioterapista”. Corsa e infortuni Come in tutti gli sport, anche chi pratica la corsa può essere soggetto a infortuni. E' importante, però, saper distinguere tra i dolori muscolari e articolari, che sono fisiologici, e gli infortuni veri e propri: mentre i primi, infatti, derivano da microtraumi, soprattutto se il fisico non è abituato a praticare attività sportiva, i secondi sono di natura più intensa e da non sottovalutare... (tratto da “Affaticamento e infortuni nella corsa”, www.runningitalia.i Il Dott. Federico Urbanella nel suo studio di Bastia Umbra.
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